I miceti, chiamati anche funghi della pelle nel linguaggio comune, sono microrganismi patogeni in grado di diffondersi su pelle, peli e unghie. Possono dare origine a infezioni, dette appunto micosi. Sono contagiosi, si trasmettono attraverso il contatto con superfici infette. Proliferano e si sviluppano rapidamente negli ambienti caldo-umidi, come facilmente succede in alcuni ambienti frequentati per lavoro o tempo libero.
Gli ambienti sportivi e di svago
Sono locali chiusi e riscaldati, come le palestre, le SPA, le terme, le piscine, negli spogliatoi caldi e umidi dove i miceti trovano le condizioni migliori per svilupparsi.
Gli ambienti di lavoro
A volte anche il microclima degli ambienti di lavoro presenta le stesse caratteristiche di calore e umidità, come ad esempio i locali destinati alla lavorazione e alla conservazione degli alimenti, le cucine dei ristoranti, degli alberghi e dei catering. Microambiente favorevole si può trovare anche negli ambienti di lavoro per le lavorazioni e fusioni dei metalli, per l’estrazione di minerali, negli scavi sotterranei di gallerie, nella manutenzione dell’asfalto.
Fattori che contribuiscono allo sviluppo delle micosi:
- Il Sistema immunitario debole
- Eccessiva sudorazione sul corpo, mani, piedi, testa
- Eccessiva produzione sebacea
- Sovrappeso e obesità con formazione di pieghe cutanee
Fattori climatici e lavorativi
- Stagione estiva caldo-umida
- Abbigliamento pesante e protettivo tutto l’anno, come le divise
- Equipaggiamento tecnico individuale obbligatorio
- Attività lavorativa ad alta intensità fisica
- Ambiente lavorativo con produzione di calore
È comunque possibile adottare piccoli accorgimenti e abitudini per ridurre la frequenza del contagio anche negli ambienti più a rischio.
Per gli sportivi: comportamenti idonei ad evitare le micosi cutanee
- mai camminare scalzi, usare ciabatte anche nelle docce
- non sedersi sui bordi delle piscine o sulle piastrelle
- appoggiare un asciugamano su sedie e sdraio prima di sedersi, appoggiandolo sempre sullo stesso lato
- far traspirare a sufficienza la pelle, soprattutto nelle zone a rischio come l’inguine, le ascelle, le pieghe cutanee
- evitare i detergenti aggressivi che distruggono lo strato lipidico protettivo
- usare esclusivamente asciugamani personali
- asciugarsi bene prima di rivestirsi
- lavare indumenti e biancheria a temperature superiori a 60°
- usare calzature e indumenti traspiranti
Per i lavoratori: comportamenti idonei ad evitare le micosi cutanee
- Cambiare e lavare spesso le divise da lavoro ad alte temperature o a secco
- Disinfettare spesso i dispositivi di protezione, l’interno dei guanti e delle scarpe antinfortunistiche
- Sotto la divisa usare biancheria esclusivamente in cotone
- Evitare la sudorazione continua intervallando tempi di riposo e di lavoro
- Effettuare la doccia alla fine del turno di lavoro, evitando detergenti aggressivi
La protezione naturale della pelle non sempre è sufficiente a contrastare le micosi
Il film idrolipidico cutaneo è normalmente in grado di proteggere la pelle dalle aggressioni, anche da parte della flora fungina saprofita, presente sulla superficie della pelle. La barriera cutanea viene però esposta a continue aggressioni. L’uso di saponi e detergenti troppo aggressivi, ad esempio, destabilizza le componenti lipidiche del microfilm superficiale cutaneo, riducendone l’azione protettiva e impermeabilizzante e favorendo le micosi.
Il sudore inoltre provoca macerazione, fissurazione della pelle e ne altera il pH. Così come l’esposizione prolungata al microclima caldo-umido.
Altri fattori destabilizzanti la barriera cutanea vengono dall’interno e sono legati principalmente all’alimentazione sbilanciata o poco curata, non in grado di fornire tutti i micro e macronutrienti necessari per la vitalità e il rinnovamento dei tessuti.
L’insufficiente assunzione di liquidi, o la loro eccessiva evaporazione attraverso la sudorazione disidrata la pelle e la rende più vulnerabile.
Situazioni di affaticamento e stress influiscono sull’efficienza del sistema immunitario e quindi sulla risposta dell’organismo ai patogeni anche cutanei.
I disordini immunitari facilitano la comparsa di infiammazioni e sensibilizzazioni (dermatite atopica, dermatite allergica da contatto ecc.).
L’uso di alcuni farmaci locali o sistemici possono alterare più o meno direttamente la composizione del microbiota cutaneo, l’attività delle ghiandole sebacee o il bilancio idroelettrolitico del derma (antibiotici, terapie ormonali continuative). Anche in questo caso la cute potrebbe reagire più debolmente nei confronti degli agenti esterni.
Come attivarsi facilmente per la prevenzione delle micosi cutanee?
- Usando detergenti specifici con attivi antimicotici, asportando quotidianamente la flora fungina che si sviluppa sulla superficie cutanea
- Mantenendo la pelle sana e idratata
- Sostenendo e rinforzando il sistema immunitario per la difesa attiva dell’organismo
- Assumendo uno stile di vita sano, curando l’alimentazione e l’assunzione di liquidi
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